La misura dei consumi energetici
è uno dei passi fondamentali nel percorso di realizzazione di una diagnosi
energetica. I dati raccolti da strumenti e dispositivi di misura, oltre a consentire
la corretta applicazione delle indicazioni presenti nei rapporti tecnici e
normativi riguardanti gli audit energetici e i sistemi di gestione, permettono
di costruire un inventario accurato basato su elementi reali e previsti, nonché
di creare indicatori più dettagliati e modelli energetici da confrontare con
valori di benchmark settoriali.
Attraverso l’analisi dei dati di
un misuratore generale dei consumi elettrici si possono facilmente conseguire
risparmi tra il 3% e il 5% a costo zero. Con strumenti dedicati su singoli
impianti o linee di produzione, la percentuale media di risparmio può
raggiungere l’8-12%, valore che dipende dallo stato degli impianti, dal grado
di maturità del sistema di gestione dell’energia e dal settore.
Ad esempio, grazie all'analisi
dei dati di consumo orari, l’applicazione di un sistema di misura in un
edificio adibito a centro di ricerca presso un campus universitario ha
consentito di identificare delle
anomalie causate da una impostazione non corretta dei valori dei set-point del
sistema a flusso di refrigerante variabile (VRF) utilizzato per la
climatizzazione.
Le azioni intraprese hanno portato a una riduzione dei consumi
di 12.600 kW/h al mese, pari a circa 1.764 euro/mese, consentendo un tempo di
rientro dell’investimento inferiore all'anno*.
Il monitoraggio energetico
tradizionale può essere combinato a processi di analisi e modellazione dei
consumi, andando a realizzare, in tal modo, un sistema integrato di
monitoraggio e controllo. Un simile approccio consente numerosi vantaggi: i) un
significativo risparmio energetico ottenibile in tempi rapidi e con impiego di
risorse limitate; ii) l’identificazione e il mantenimento di condizioni
operative che determinano il minimo consumo di energia; iii) un miglior
supporto alle politiche di manutenzione predittiva; iv) la possibilità di
effettuare un’analisi previsionale dei consumi (costi) energetici in base agli
scenari produttivi.
Per concludere, solo attraverso
un sistema integrato di monitoraggio è possibile valutare in maniera corretta e
puntuale le attività implementate per l’efficientamento energetico, in accordo
con quanto affermato ormai più di cent’anni fa dallo scienziato Lord Kelvin,
che sosteneva: “Se non si può misurare qualcosa, non si può migliorarla”.
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*Si
ringrazia The Energy Audit – start up nell’incubatore MIPU - per i dati
forniti.