9.16.2015

Diagnosi energetica, 5 dicembre spartiacque per il mercato dell’efficienza

Il 5 dicembre rappresenterà per il mercato italiano dell’efficienza energetica un vero e proprio spartiacque. Entro questa data dovranno essere presentate all’ENEA le diagnosi energetiche dei soggetti obbligati (grandi imprese e aziende a forte consumo energetico) come previsto dal D.lgs. 102/2014.

Le modalità operative di applicazione del regime di diagnosi energetica obbligatoria, contenute nell’articolo 8 del suddetto decreto, hanno suscitato negli operatori dubbi e incertezze sin dalla sua pubblicazione avvenuta il 4 luglio 2014. Questa situazione ha, di fatto, paralizzato il mercato sino a quando il MiSE, in risposta alle numerose richieste di ragguagli, ha pubblicato nello scorso maggio il documento “Chiarimenti in materia di diagnosi energetica nelle imprese”.

La domanda del servizio di Diagnosi Energetica, generata dagli obblighi normativi, è caratterizzata dalla notevole presenza di “First buyer” che hanno pochi o nessun elemento a disposizione per confrontare le numerose offerte, molto spesso disomogenee e difficilmente comparabili. Ciò alimenta il timore degli addetti ai lavori in merito ad una guerra dei prezzi sulle diagnosi energetiche, alimentato da quanto è avvenuto per la Certificazione Energetica, che è stata proposta online per pochi euro, facendo passare in secondo piano la necessaria ed importante professionalità ed esperienza richiesta per realizzare diagnosi di buon livello.

Al fine di contrastare fenomeni di distorsione del mercato, l’obiettivo dei professionisti del settore deve essere quello di far comprendere ai soggetti obbligati e non che lo scopo della diagnosi energetica non è solo la conformità normativa, per la quale potrebbe essere sufficiente una prestazione di bassa qualità, ma che essa debba essere il punto di partenza per un percorso di efficientamento e per mantenerne il controllo su un orizzonte temporale di medio-lungo periodo. In questo caso, è necessario richiedere o proporre una diagnosi energetica di dettaglio elevato redatta in maniera rigorosa da un operatore indipendente ed esperto, che rappresenti un vero proprio studio di fattibilità approfondito. La diagnosi deve supportare l’imprenditore o il manager nelle decisioni finalizzate ad un percorso di efficientamento continuo, i cui benefici siano molteplici e duraturi quali ad esempio, l’aumento dell’Ebitda, il miglioramento della propria “Green Image” e l’incremento dei valori degli asset.


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9.11.2015

efficiencycloud: il modello di business della piattaforma raccontato da Pietro Valaguzza






In una recente intervista Pietro Valaguzza, Amministratore Delegato di iCasco (nella foto), società di trading di crediti ambientali che ha ideato efficiencycloud, racconta il modello di business dell'omonimo portale.


Partiamo dall'idea di efficiencycloud: quando nasce e perché?
L’idea di efficiencycloud nasce nel 2013, quando il mercato dell’efficienza energetica stava subendo una profonda e radicale trasformazione. Alla base di quella che, di fatto, è la prima business community online in questo settore c’è la volontà d’innovarefacilitando le relazioni tra i partecipanti, che possono proporre opportunità modi inediti di finanziare l’efficienzatrovare investitori per il proprio intervento e creare sinergie per dar vita a nuovi modelli di business. Il progetto va a colmare una reale necessità di mercatoquella che nasce dalla difficoltà d’interazione: i diversi attori della filiera, spesso, trovano numerosi ostacoli vista l’eterogeneità dei loro background di provenienza e la diversità delle sfide giornaliere che devono affrontare. Basti pensare a quanto lontani possano sembrare i core business di un fondo d’investimento e di un produttore di componenti tecnologiche.

Che interesse riscontrate per la vostra iniziativa?
Lanciata a fine 2014, efficiencycloud ha già oltre 55 iscritti con un tasso di crescita settimanale del 5%. Tra i partecipanti ci sono i top-player del settore in Italia, e anche società che hanno fatto dell’efficienza energetica, e dei servizi collegati, il loro modello di business. Il successo finora ottenuto deriva dalla standardizzazione dei linguaggi tra i potenziali beneficiari di un intervento e coloro che, in forme diverse, hanno interesse a investire in efficienza. La somma potenziale dell’open interest in finanziamento è di oltre dieci milioni di euro; sono in corso diverse valutazioni per progetti in ambito industriale, nel terziario e nella pubblica amministrazione.

Sul sito è riportato un efficiencycloud index. Di che cosa si tratta?
L’efficiencycloud index rappresenta la media dei costi marginali (espressi in euro/Tep) di tutti i progetti inseriti sulla piattaforma. Ovviamente, il costo marginale della riduzione di una tonnellata equivalente di petrolio, insieme al risparmio che questo genera, incarna l’elemento su cui si basano le scelte di investimento. Anche il legislatore guarda con interesse a questo valore, poiché da esso ottiene un’indicazione fondamentale per le decisioni d’indirizzo politico, poiché l’indice in questione rispecchia la situazione odierna di mercato e le sue tendenze.

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Per maggiori informazioni, chiama lo 0236599910 o scrivi a efficiencycloud@icasco.it