2.16.2015

Fiscal News: reverse charge sui TEE


L’analisi del mercato dei TEE, in particolare delle contrattazioni OTC, evidenzia un aumento nel numero dei soggetti titolari di progetti che necessitano di strategie di copertura di medio e lungo periodo, anche per far fronte agli impegni finanziari assunti nella realizzazione degli interventi. Aumenta, conseguentemente, la volontà di assicurarsi un prezzo di cessione certo per i certificati bianchi di futura emissione, dando la possibilità di inserire nel bilancio previsionale un flusso in entrata chiaro e garantito. Lo stesso discorso vale per il c.d. mercato secondario dei progetti, soprattutto su scheda standard. Da una recente indagine compiuta su un campione di soggetti obbligati contattati da iCASCO, si evince come sia cresciuto l’interesse in vendita di progetti da parte di ESCo desiderose di finanziare nuovi progetti.

Sul fronte delle novità legislative, invece, gennaio 2015 fa segnare un importante cambiamento normativo per i certificati bianchi, almeno dal punto di vista fiscale. La Legge c.d. “di stabilità” ha, infatti, introdotto il meccanismo del reverse charge sui mercati energetici. L’interpretazione della legge non è stata immediatamente chiarita nei confronti delle transazioni sui certificati bianchi, ma verso la metà del mese, l’Agenzia delle Entrate ha fatto definitivamente luce sulla questione. E’ stato chiarito che anche i titoli di efficienza energetica (e i certificati bianchi) sono ricompresi nel nuovo regime. Pertanto, il reverse charge sarà applicato dagli operatori per tutte le cessioni nei confronti del GME e vice versa, oltre che per tutte le negoziazioni concluse over the counter.

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